2015 - la nostra mirandola

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2015

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Legno amico
ESPERIENZA PROGETTO “LEGNO AMICO” A.S. 2014/15- 2015/16 docente Maestra Laura Pacchioni unitamente alle colleghe che hanno partecipato al progetto: Roberta Albanese, Francesca Blasio, Bondielli Deana, Daniela Bonini  , Emiliana D’Auria, Doriana Greco Marcella Malaguti, Cristiana Mambrini,  Monica Ruberto, Setti Cristina.
La nostra classe, prima 4ªD e quest’anno 5ªD, per due anni consecutivi ha aderito al progetto “LEGNO AMICO” presentato dall’Associazione “La nostra Mirandola – Onlus” per la scuola primaria D. Alighieri di Mirandola (via Giolitti). L’attività svolta dai bambini si è articolata attraverso due momenti. Nel primo incontro è stato presentato l’albero, mostrando in miniatura un piccolo tronco intero e poi sezionato ed esempi  di legni duri ( Noce,rovere, olmo, ciliegio..) e teneri ( pioppo, acero..)  delle nostre zone con le relative foglie, corteccia ed eventuali frutti. Poi è stata spiegata  la struttura del tronco, l’importanza del legno come fonte energetica e gli svariati usi di questo materiale naturale. In questa prima fase i bambini hanno potuto sviluppare le proprie conoscenze anche attraverso l’uso dei cinque sensi: hanno osservato i nodi e gli anelli dell’albero, imparando a dare un’età alle piante; hanno toccato vari tipi di legno e sentito i diversi profumi delle cortecce. Nella seconda fase del progetto, i bambini hanno costruito, come veri e propri “piccoli” falegnami oggetti in legno. In 4ª è stato realizzato uno sgabello, mentre in 5ª un tavolino. I bimbi, divisi in  gruppi di 4 o 5 bambini, sotto la guida di esperti ed abili falegnami volontari dell’Associazione, hanno seguito un preciso piano di lavoro evidenziato da un disegno in scala con evidenziati i pezzi che compongono l’oggetto da costruire , nel nostro caso prima lo sgabello e poi il tavolino. Si sono molto entusiasmati ad usare piccoli attrezzi come lima, martello, cacciaviti, metro, squadra, morsetto, tampone con la  carta vetrata, pennelli per colorare il legno, viti, chiodi. E’ stato un modo diverso di sviluppare la propria manualità ed il proprio autocontrollo. Si alternavano, infatti, momenti di forza (chiodi e martello) e momenti di precisione ed accuratezza (carteggiatura, verniciatura, montaggio). Ognuno di loro ha costruito bellissimi oggetti che ha portato a casa in occasione delle feste di Natale. L’attività è sicuramente stata produttiva e utile sia da un punto di vista strettamente pedagogico-didattico, per le sue molteplici caratteristiche inter e transdisciplinari, sia per sensibilizzare i bambini e le famiglie verso un tema importante e fondamentale come quello del volontariato e della solidarietà sociale. Tutti siamo stati infatti molto orgogliosi e fieri di avere contribuito (nel nostro piccolo) all’acquisto di nuove e sofisticate apparecchiature donate all’ospedale Santa Maria Bianca del nostro Comune attraverso la raccolta fondi dell’Associazione “La nostra Mirandola”. Ai bambini è rimasto molto impressa la targa affissa sul muro dei reparti dell’ospedale dove veniva citata la loro classe tra i benefattori. E’ un progetto validissimo e utile per sviluppare nell’animo di un bambino il valore  della solidarietà verso il nostro prossimo, oggi purtroppo spesso dimenticata, per questo colgo l’occasione per ringraziare la prof.ssa Nicoletta Vecchi Arbizzi per l’ideazione del progetto che ha una notevole valenza didattica e pedagogica, perché basato sui principi della scuola steineriana che reputa fondamentale la manualità rivolta all’accrescimento dell’autostima in quei bambini meno portati per le attività curricolari. Ringrazio di cuore  tutto il suo encomiabile staff di falegnami. Grazie perché con voi gli scolaretti si sono anche  divertiti tanto, hanno cominciato ad imparare a lavorare in gruppo, a rispettare i ruoli che avevano durante le fasi del progetto ,a controllare se, alla fine delle due ore di lavoro, gli attrezzi consegnati erano tutti presenti nella cassetta degli attrezzi.  Per concludere affermo che i bambini hanno sperimentato una piccola esperienza di lavoro e, soprattutto tutti insieme abbiamo fatto anche del bene… GRRRRRRRRRRRAZIEEEEEEEE!!!! Con tutto il cuore per la vostra sensibilità e pazienza nei confronti delle classi che hanno partecipato al progetto.    La maestra della classe 5°D Laura Pacchioni unitamente alle colleghe che hanno partecipato al progetto: Roberta Albanese, Francesca Blasio, Bondielli Deana, Daniela Bonini, Emiliana D’Auria, Doriana Greco Marcella Malaguti, Cristiana Mambrini,  Monica Ruberto, Setti Cristina.

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Riscoperta del territorio
Didascalie numeri civici
La numerazione civica nella città di Mirandola viene introdotta nel 1786 da Ercole III d’Este nell’ambito del censimento degli edifici urbani per conoscere il numero e la dislocazione  dei mendicanti all’interno dei centri  del Ducato estense con l’obiettivo di creare opportune misure per ridurre il fenomeno del pauperismo.
Si sviluppa in quattro fasi:
- 1786 – censimento degli edifici urbani con suddivisione della città in 8 quartieri indicati con una lettera dalla A alla H.  Della lettera A, corrispondente al quartiere S. Agostino, e della lettera G, corrispondente al quartiere  San Rocco, non sono stati trovati nessun  esemplare.
- 1865, subito dopo l’Unità d’Italia, viene attuata una nuova numerazione civica , sollecitata dall’impianto dei registri anagrafici. Targhe in maiolica bianca con i numeri in blu scuro e una lettera per indicare il centro storico o le frazioni ( è presente un solo esemplare)
- 1931, in occasione del censimento demografico del 1931 , si rinnovano i numeri civici delle abitazioni e nel 1935 per disposizione dell’Istituto Centrale di Statistica, devono essere censiti tutti i vani non ad uso di abitazione, ma con  accesso autonomo dalla strada. Viene posta una lettera minuscola come esponente accanto al numero civico.
- 1990  attuazione dell’ultima numerazione civica urbana;  queste targhe indicano solo il numero civico senza lettere.
Numeri civici apposti nel 1786 nelle case del centro storico di Mirandola.
A - Quartiere di Sant’Agostino,   numeri case   1-29
B - Quartiere delle Monache       numeri case  30-69
C - Quartiere dei Servi                numeri  case 70-101
D - Quartiere del Duomo            numeri  case 102-180  368-382
E - Quartiere di san Francesco   numeri case  181-232
F - Quartiere dello Spedale di S.M. Bianca  numeri  case 233-264
G - Quartiere di san Rocco        numeri case  265-311
H - Quartiere della Piazza         numeri case  312-367
L 59 numero civico corrispondente alla frazione di San Martino Spino, unico esemplare della numerazione posta nel 1866
Sotto si può notare la numerazione del 1931, del 1935 e l’ultima del 1990
A, lettera corrispondente al centro storico di Mirandola
B, lettera corrispondente alla frazione di Santa Giustina Vigona del Comune di Mirandola
C, lettera corrispondente alla frazione di San Martino Carano del Comune di Mirandola
D, lettera corrispondente alla frazione di Cividale del Comune di Mirandola
E, lettera corrispondente alla frazione di San Giacomo Roncole del Comune di Mirandola
F, lettera corrispondente alla frazione di Mortizzuolo del Comune di Mirandola
G, lettera corrispondente alla frazione di Quarantoli del Comune di Mirandola
H, lettera corrispondente alla frazione di Tramuschio del Comune di Mirandola
I, lettera corrispondente alla frazione di Gavello del Comune di Mirandola
L, lettera corrispondente alla frazione di San Martino Spino del Comune di Mirandola
Gite Gruppo la Strada
 
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